Condividiamo un messaggio operativo sulla Leucemia Linfoblastica Acuta Ph- da parte di alcuni dei principali ricercatori coinvolti nei progetti GIMEMA.
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Carissimi,
come tutti sapete, in questo momento non sono attivi studi clinici con promotore la Fondazione GIMEMA nella Leucemia Acuta Linfoblastica Philadelphia-negativa (Ph- ALL) dell’adulto. Quello che speriamo diventerà presto il nuovo protocollo è in avanzata fase di elaborazione e certamente si baserà sulle eccellenti prime evidenze di efficacia (1) documentate nei precedenti studi GIMEMA LAL 1913 e 2317. Ci è parso pertanto utile condividere e sottolineare, in questo periodo in cui i singoli Centri di Ematologia del GIMEMA e i Clinici ematologi sono liberi di curare secondo le opzioni che ritengono più valide i loro pazienti con Ph- LAL, due informazioni a nostro avviso rilevanti, di cui probabilmente molti di voi sono già a conoscenza: l’approvazione all’uso sia di Blinatumomab per ALL CD19+ MRD+ che di Rituximab, ora prescrivibile tramite legge n. 648 per il trattamento di prima linea della ALL CD20+ (allegato 1), grazie all’impegno del Dr Nicola Fracchiolla (Milano). Questa nuova possibilità colma pertanto un divario preesistente con altri Paesi nei quali Rituximab era già prescrivibile nelle LAL sulla base di adeguate evidenze cliniche (2-5).
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- L’attuale indicazione all’uso di Blinatumomab per ALL CD19+ MRD+, che permette di utilizzarlo in un ‘backbone’ chemioterapico (a titolo di esempio, in analogia a quanto avveniva nel precedente schema del protocollo GIMEMA LAL 2317;
- La recente possibilità di utilizzare il Rituximab, che offre l’opportunità di inserire il farmaco – sempre in un ‘backbone’ chemioterapico (a titolo di esempio, analogo a quello dei protocolli GIMEMA LAL1913 e 2317) – impiegandolo nei pazienti con CD20+ ALL (espressione CD20 >20% nelle cellule blastiche).
Referenze
1. Bassan R, et al. First results of new GIMEMA trial LAL1913 for adult patients with Philadelphia- negative acute lymphoblastic leukemia (Ph- ALL). HemaSphere 2018; 2(s1): 408 (abstract PS919).
2. Thomas DA, et al. Chemoimmunotherapy with a modified hyper-CVAD and rituximab regimen improves outcome in de novo Philadelphia chromosome-negative precursor B-lineage acute lymphoblastic leukemia. J Clin Oncol 2010, 28: 3880-2
3. Hoelzer D, et al. Immunochemotherapy with rituximab improves molecular CR rate and outcome in CD20+ B-Lineage standard and high risk patients; results of 263 CD20+ patients studied prospectively in GMALL study 07/2003. Blood. 2010;116:170.
4. Hoelzer D and Goekbuget N. Chemoimmunotherapy in acute lymphoblastic leukemia. Blood Rev 2012, 26: 25-32
5. Maury S, et al. Rituximab in B-Lineage Adult Acute Lymphoblastic Leukemia. N Engl J Med 2016, 375: 1044-53