Il Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS) ha appena rilasciato una versione aggiornata delle linee guida etiche per le ricerche sull’uomo. L’obiettivo del documento è quello di offrire una visione condivisa a livello internazionale dei principi etici con cui condurre ricerche che interessano l’uomo nell’ambito della salute.
Il CIOMS è un’organizzazione non governativa fondata nel 1949 da WHO e UNESCO e rappresenta diverse realtà operanti nell’ambito della ricerca biomedica. La revisione odierna (qui trovate il testo approvato dal comitato esecutivo) aggiorna la precedente versione del documento, datata 2002, ed apporta modifiche ad alcuni punti che nel corso degli anni hanno evidenziato dei limiti nella loro definizione.
Il primo punto ribadisce che lo svolgimento di una ricerca è considerato eticamente accettabile solo se questa riesce a dare risposte in termini di miglioramento della salute, aumento delle informazioni scientifiche e riduzione degli sprechi. Queste valutazioni valgono a prescindere dagli eventuali rischi che la ricerca comporta, volendo sottolineare come non sia etico svolgere ricerche senza i giusti presupposti, anche se queste non comportano rischi per i partecipanti allo studio.
Viene poi affrontato il tema degli studi in contesti di risorse limitate, modificando la definizione stessa ed estendendo così il concetto a scenari più ampi del classico paese povero. Inoltre le ricerche dovrebbero avere ricadute dirette nel paese dove saranno svolte, puntando a risolvere i reali problemi sanitari locali e facendo in modo che al termine dello studio qualsiasi prodotto dovrà essere «ragionevolmente disponibile» per quella popolazione e comunità. Questo coinvolgimento della comunità emerge come un tema molto sentito e si specifica che queste dovrebbero essere attivamente coinvolte nel corso dell’intero progetto di ricerca, dalla pianificazione allo svolgimento.
Ulteriori modifiche riguardano gli individui, o gruppi, considerati vulnerabili, per i quali si è corretta una precedente visione considerata troppo restrittiva e dal paradossale effetto contrario alle intenzioni, e per quello che riguarda i consensi informati, anche in relazione alle attuali prospettive di utilizzo sia dei materiali biologici che dei dati dei pazienti.
Essendo il progresso nella ricerca in costante sviluppo, così devono esserlo le pratiche che ne guidano tutti i processi. Non sfuggono a questo aggiornamento le questioni etiche, di cui queste linee guida rappresentano il miglior risultato offerto dalla condivisione del tema a livello internazionale.