Le sindromi Mielodisplastiche (SMD) sono patologie derivanti da una alterata proliferazione e differenziazione di una cellula staminale ematopoietica.
Le cause alla base di questa patologia sono tuttora, in gran parte, sconosciute ma in alcuni casi si è accertato che l’esposizione ad agenti tossici (es.: benzene) o terapie antitumorali possono avere un ruolo nella comparsa della malattia.
Le SMD si presentano in gran parte oltre i 50 anni e sono relativamente rare (ogni anno colpiscono 10 persone su 100000).
I sintomi sono principalmente quelli legati ad anemia, neutropenia/trombocitopenia.
Possono essere silenti per lungo tempo, non a caso gran parte delle diagnosi viene effettuata a seguito di normali analisi di controllo.
La classificazione delle SMD è complessa ed avviene in base a determinate caratteristiche clinico – biologiche. La terapia è molto varia e basata principalmente su due caratteristiche fondamentali del paziente, età e rischio prognostico.
Nel complesso il decorso clinico è legato all’eventualità che la SMD evolva in una Leucemia Mieloide Acuta (LAM), probabilità che si realizza in circa il 35% dei casi.