Quella appena trascorsa è stata una settimana di visibilità e di meritate celebrazioni per un nuovo successo della ricerca GIMEMA: la coincidenza (casuale ma fortunata) della pubblicazione di un importante articolo sul NEJM nella “settimana AIRC” ha consentito un’ampia risonanza mediatica ed è arrivata fino al Presidente della Repubblica.
Ma, al di là di gratitudine e apprezzamento espressi agli autori che hanno saputo programmare, realizzare e pubblicare lo specifico, rivoluzionario progetto, in queste occasioni diventa altrettanto importante sottolineare il ruolo ed il valore di tutti coloro che si impegnano, da anni, nella “missione” della Fondazione GIMEMA.
Per questo è con con grandissimo piacere che condividiamo un editoriale apparso ieri sul Corriere Salute a firma del Direttore Luigi Ripamonti.
“È un editoriale che riconosce e celebra la collaborazione come valore superiore del nostro gruppo. Non a caso c’è un solo nome citato, quello di Franco Mandelli, visionario ideatore ed artefice di quello che è il GIMEMA oggi.
Tanto che, anche in un periodo così difficile, il GIMEMA non ha mai vacillato ed è stato sempre attivo, consentendo alla nostra comunità di ricercatori di continuare le sue attività e restare unita, di avere sempre e comunque un punto di riferimento e così condurre e progettare gli studi che, sempre più spesso, permettono di migliorare la vita di persone malate.
Tutto ciò accade e continua nonostante ognuno di noi sia perfettamente consapevole che non sempre la collaborazione è “premiante” per il singolo, dal punto di vista strettamente professionale. Ma ancora vince, nella comunità di ematologi italiani, il valore assoluto della nostra “missione”.
Nella collaborazione, nell’attività collettiva, nella nostra unione abbiamo consentito alla ricerca di avanzare e a tanti pazienti di essere curati meglio di quello che sarebbero stati in assenza di questa scelta.
Grazie, quindi, a TUTTI coloro che consentono al GIMEMA di produrre questi risultati.”
Il Presidente della Fondazione GIMEMA,
Marco Vignetti