L’Ibrutinib, inibitore selettivo della Bruton Tirosin Kinasi (BTK), è ora disponibile come trattamento di prima linea per i pazienti anziani non precedentemente trattati.
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 6 Settembre 2018 si estende quindi la possibilità di cura per una malattia che colpisce prevalentemente il paziente anziano, con un’età media alla diagnosi di circa 72 anni.
L’autorizzazione amplia la precedente che già consentiva l’utilizzo dell’inibitore ma solo in pazienti considerati ad alto rischio, un gruppo che ne comprende tra il 5% ed il 10% dei complessivi.
“Anche nel nostro Paese – commenta Robin Foà, Chairman del Working Party dedicato alle Sindromi Linfoproliferative Croniche del GIMEMA – la maggior parte dei malati potrà avere accesso da subito alla terapia. Si tratta di un trattamento orale, ‘intelligente’ e mirato, che può rappresentare una chiave di volta nel percorso del paziente affetto da questa malattia. Renderlo disponibile in prima linea significa poter offrire, indipendentemente dalle caratteristiche del soggetto, una terapia chemio-free alla maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica”.